sabato 2 giugno 2012

Auguri, Italia... Auguri, Italiani...

Oggi gli auguri vanno decisamente all'Italia e alla nostra Repubblica.
In questi giorni, dopo i tragici eventi avvenuti in Emilia, ci sono state tantissime polemiche sui festeggiamenti che si sarebbero tenuti oggi. In molti hanno detto che sarebbe stato meglio non festeggiare, per evitare uno spreco inutile di denaro che si sarebbe potuto utilizzare per far fronte all'emergenza. I toni si sono anche alzati parecchio.
Eppure la parata oggi si è tenuta lo stesso.
Devo dire che sono contento. Il 2 Giugno è (o, almeno, dovrebbe essere) una festa importantissima per la nostra Italia, una giornata che ci ricorda la nostra identità, il difficile percorso fatto per conquistare libertà e diritti di cui oggi godiamo, le grandi difficoltà che molti hanno dovuto affrontare e che noi tutti continuiamo a fronteggiare per vivere in un Paese moderno, democratico, civile, ci rammenta quanta strada dobbiamo ancora fare perchè tutti possano avere le stesse possibilità e gli stessi diritti... e ci ricorda anche che siamo un unico popolo, una nazione e che, in virtù di questo, dobbiamo aiutarci e sostenerci a vicenda, senza lasciare indietro nessuno, perchè le difficoltà di alcuni sono le difficoltà di tutti...


Ho molto apprezzato la sobrietà della parata di quest'anno, senza sfarzi e con una particolare compostezza per rispetto ai tragici eventi che sono avvenuti in queste ultime settimane: i blocchi a sfilare sono stati la metà di quelli degli anni scorsi; tutta la celebrazione è durata poco più di 50 minuti (l'anno scorso, invece, era durata ben 80 minuti e negli anni passati addirittura più di 2 ore), sono stati abolite le sfilate dei cavalli e dei mezzi militari, compreso (e questo mi è dispiaciuto) le frecce tricolori; la musica è stata praticamente abolita, tranne la marcia tipica dei bersaglieri; infine, ha chiuso la parata una simbolica rappresentanza di tutte quelle componenti, militari e civili, ad oggi impegnate in Emilia nelle operazioni di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite dal sisma.
A coloro che chiedevano a gran voce di annullare la parata per utilizzare diversamente i soldi, vorrei far notare che quel denaro era già stato stanziato e speso da tempo, perciò l'annullamento della cerimonia di certo non avrebbe giovato, ne economicamente ne spiritualmente, ai terremotati.

E i numerosi politici che, in segno di un'abbastanza discutibile e populistica protesta, non sono andati alle celebrazioni, secondo me, sono venuti meno ai doveri che derivano dal loro incarico: prima di tutto, quello di servire il loro Paese e di celebrare la sua Storia e la sua Identità, anche nei momenti più difficili e delicati come questo. Non dimentichiamoci che questa non è solo la festa della Repubblica, ma la festa degli Italiani!



Il presidente Napolitano ha commentato la scelta di festeggiare il 2 Giugno con delle parole che giudico molto importanti: "Credo che anche in questo momento la Repubblica, lo Stato e le Istituzioni debbono dare prova di fermezza e di serenità: non possiamo soltanto piangerci addosso. Una cosa è abbracciare le famiglie che piangono per i loro lutti; altra cosa è piangerci addosso come italiani e come istituzioni. Questo non possiamo farlo: abbiamo il dovere di dare un messaggio di fiducia, e ci sono le ragioni per poter dare questo messaggio di fiducia".


Dopo tante parole, polemiche, discussioni, dibattiti...., non posso che concludere con un semplice:


AUGURI, ITALIA!!
...e soprattutto... 
AUGURI, ITALIANI!! 
:)


8 commenti:

  1. Il problema più che la parata è che se gli inglesi sono orgogliosi di essere inglesi, i francesi di essere francesi, gli americani di essere americani, sotto sotto secondo me gli italiani si vergognano di essere italiani.
    Non è bello, non va bene, ma le nostre istituzioni non è che ci diano granchè una mano per invertire la tendenza.

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    1. Già... è vero... Però non dobbiamo dimenticarci di essere fieri di essere italiani, nonostante le istituzioni non ci aiutino ad esserlo

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  2. Sono pienamente d'accordo con te!
    Viva l'Italia!

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  3. Non riesco a condividere il vostro entusiasmo! Come non condividevo quello del 17 marzo 2011!

    Sono contento di essere italiano per la cultura che sta dietro all'Italia, la lingua, la musica, la letteratura, la poesia, l'arte e molte altre cose. Non mi piace lo Stato italiano, lo rispetto, sono contento che il 2 giugno 1946 è stata preferita la Repubblica alla Monarchia (con quei re, poi ...), ma spero che si arrivi a togliere la parata del tutto. L'ho sentito anch'io che i soldi erano già stati spesi, quindi a questo punto meglio farla, anche se giustamente sotto tono, ma spero che per l'anno prossimo e per il futuro, i soldi per la parata non vengano nemmeno più stanziati.

    Non mi vergogno di essere italiano, ma neppure orgoglioso. Poi, le istituzioni italiane fanno di tutto per farcene vergognare, in molti casi riuscendoci. E poi da un punto di vista gay, l'Italia è quasi l'ultimo paese d'Europa in cui è preferibile vivere. Peggio di noi solo gli stati dell'Est, per tradizione anche religiosa, omofobici... Nessun riconoscimento di nessun tipo. E specifico che a me non me ne frega nulla, perchè io personalmente non miro né a convivenze, né tantomeno a matrimoni né ancora di meno a prole, però vedo con sgomento che anche in questo campo, siamo indietro, molto, troppo.

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    1. Io invece sono orgoglioso di essere italiano: perchè la cultura, la lingua, la musica, la letteratura la poesia, l'arte e molte altre cose sono così speciali proprio perchè nate, coltivate e maturate in questo Paese, da questo popolo. Un popolo con molti difetti, con molte diversità, eppure, da nord a sud, molto simile. Un popolo che ha conosciuto innumerevoli invasori, ma che ha saputo mantenere una propria identità...
      La parata, per quanto possa sembrare inutile, serve per non dimenticare! Non dimenticare tutto quello che è accaduto e tutto quello che ancora si deve fare per crescere.
      Io non la sottovaluterei questa cosa.

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E voi cosa ne pensate????

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