lunedì 18 giugno 2012

Il giorno (la sera) del giudizio...



Ieri sera è arrivato il momento fatidico: dopo una serata a guardare la TV sul divano insieme ai miei mi sono detto "Se non lo faccio ora, rimanderò all'infinito! Lo faccio e quello che succede succede"
Forse non era proprio il giorno più adatto, dato il lutto che ha subito mia madre questa settimana, ma dentro di me avevo la consapevolezza che non sarebbe servito a niente rimandare ancora.


Così mi sono riseduto sul divano e ho detto, per sdrammatizzare:
"Vi devo dire una cosa importante... secondo voi è tardi oppure anche a quest'ora lo posso dire?"
Alla loro risposta affermativa, ho cominciato:
"Avrete notato che da un anno a questa parte sono più sereno e più tranquillo. Beh... tutto questo è avvenuto anche perchè ho accettato una parte di me che prima non accettavo e mi faceva stare male"

"Bene"
"Ma come bene? Non mi chiedete qual'era questa parte di me?"
"E che è? Un Quiz? Va bene... qual'era questa parte di te?"
Ecco... comincio a sudare...
"Se vi dicessi che mi piacciono i maschi e non le femmine, che succederebbe?"
Silenzio... in TV si sente il cronista che commenta la partita.
Mia madre alza le spalle con lo sguardo perso nel televisore, mio padre dice: "Un po' l'avevamo capito"
"Eh! E che ti devo dire?" dice mia madre
"Ma, non lo so... vi dispiace questa cosa?"
"Beh... non è che posso essere contenta. Avrai un vita difficile."
"Perchè una vita difficile?"
"Perchè la società non è pronta ancora, la gente non è pronta. E' tutto più complicato. E poi mi dispiace che rimarrai solo e non ti potrai formare una famiglia"
Ma mi butta l'attasso (la sfiga) mia madre???
"Ma non è vero! Potrei incontrare una persona con cui decidere di condividere tutta la mia vita. Chi te l'ha detto che rimarrò solo?"
"Mah, si..." mi dice, poco convinta.
E io ho aggiunto che la società sta cambiando poco alla volta, che tutte le persone a cui l'ho detto l'hanno accettato senza problemi, che Palermo è una città abbastanza aperta, che ovviamente in TV solo le cose brutte fanno notizia ma ci sono tantissimi gay che vivono tranquillamente la loro vita...
"E poi, l'importante è che io sia felice e sereno, no?"
"Ma non è che ti hanno influenzato quei filmini che vedevi al computer?"
-.-" OMG!!! (Premessa: anni ed anni fa mia madre e mio padre avevano cominciato allegramente a spiarmi il computer, trovando cose non proprio caste e pure. Quando hanno voluto parlarmene, siccome ero nella fase NO, ho rifiutato di dare spiegazioni. Non contenti, hanno continuato a spiarmi, arrivando alle volte a staccarmi internet. Poi sono andati dalla mia -adorata- strizzacervelli a mia insaputa per parlargliene e lei, non solo li ha cazziati perchè sono andati da lei senza avvertirmi -ah! Le soddisfazioni della vita- ma ha anche detto loro che guardare certe cose non influenza in alcun modo l'orientamento sessuale di un individuo. Concetto che a quanto pare non è ben entrato in testa a mia madre...)
"Mamma, non c'entrano niente! Semmai è al contrario: vedevo certe cose perchè avevo capito che mi piacevano gli uomini e non le donne!!"
Gli occhi le si sono riempiti di lacrime, dicendo: "Proprio una bella settimana questa!"
Io l'ho abbracciata e le ho detto: "Ma io non voglio che la prendi così."
"E come la devo prendere? Non è che mi fa piacere..."
"Ma non capisco se ti dispiace solo perchè hai paura o proprio per la notizia in se?"
"Certo, non ti posso dire che mi fa piacere perchè essendo tu figlio unico mi immaginavo una nuora, dei nipoti..."
"Ma potresti avere un "nuoro", dei nipoti adottati... non è la stessa cosa?"
"Mah..."
Lei è triste, io sono triste... e mio padre?
Fa finta di guardare la partita. Al che gli smuovo il braccio e gli chiedo: "E tu che dici?"
"E che devo dire? Mi dispiace perchè avrai una vita difficile"
Ok... questo concetto l'avevo capito... formula un pensiero un po' più originale...
La cosa che mi è dispiaciuta di più è stato quando mia madre ha commentato: "Solo questo mi mancava nella mia vita: cresciuta senza padre, senza l'affetto di una madre, costretta a lavorare sin da piccola..."
"...e pure la disgrazia di un figlio gay! Hai visto???" ho continuato io, con amarezza.
Lì mia madre si è accorta di aver fatto una gaffe
"Ma tu sei proprio sicuro?"
"Ma certo che sono sicuro!!!!"
"Mah... magari un giorno si scoprirà cosa fa diventare i ragazzi gay"
"Mamma, gay ci si nasce!"
"Ma no, quando mai..."
"E poi: che importanza ha sapere come si ci diventa? Così si può evitare?"
"Beh, si... così non si sta male"
"Ma io non sto stato male perchè sono gay! Sono stato male perchè non lo accettavo! Perchè viviamo in una società dove l'omosessualità è considerata sbagliata!"
Mia madre alza le spalle... mio padre dice: "E' meglio andare a letto per stanotte!"
Vado a letto, dopo un po' mia madre si avvicina e mi chiede quando ho accettato la mia omosessualità. Poi mi chiede se la mamma di Lucio lo sapeva già (sono amiche loro). Io le rispondo di no ma che se vuole parlarne con lei lo può fare tranquillamente. (Stamattina Lucio ha detto di me a sua madre, in modo da non farla rimanere shoccata alla notizia se mia madre decidesse di parlargliene. A quanto pare lei è rimasta inizialmente un po' sbigottita, ma poi ha confessato che se un po' se l'aspettava e ha detto a Lucio che la mia vita sarà "diversa". Cosa intendesse ancora non c'è dato saperlo...)
Poi mi dice: "Per il momento non spargere la voce, ok?"
E io: "Perchè?"
Lei fa un gesto vago.
"Non è che lo vado a sbandierare in giro. D'altronde un etero non va gridando per strada 'Sono etero! Sono etero!'. Io mi vivo la mia vita tranquillamente"
"Ok"
Poi mi abbraccia e mi dice "Ti voglio bene"


Tirando le somme... mi aspettavo andasse meglio: d'altronde mia madre è sempre stata una dalla mente molto aperta, più aperta rispetto ai suoi coetanei. Ma mi sa che l'ho sopravvaluta... è un mio difetto quello di sopravvalutare le persone.
Certo... non è stata proprio una tragedia, ma non l'hanno presa di certo bene. :(
E mi sono anche accorto che far accettare e capire certe cose ad una generazione come quella dei genitori miei e di Lucio è una cosa più complicata di quanto immaginassi, nonostante siano persone intelligenti, aperte, progressiste...
Immagino ci vorrà loro del tempo per metabolizzare, accettare e poi, forse, capire... chi lo sa...
Nel frattempo prevedo tempi duri, perchè il disagio invece di diminuire con un sereno coming-out (come è avvenuto con tutti gli altri), è aumentato... spero di resistere a questa situazione. Stamattina è andato tutto come se non avessi detto niente... adesso starò la settimana a Palermo: magari questo tempo servirà a qualcosa...
Ho dalla mia la consapevolezza che non sono sbagliato e non ho nessuna colpa: io sono così, questo è Febo. Non ci sono mezze misure. E non posso cambiare cose così profonde solo per fare piacere agli altri...




E il vostro coming-out in famiglia (se l'avete fatto) come si è svolto?? O come pensate si svolgerà, se l'avete in programma?

37 commenti:

  1. Dammi retta: è andata bene. Molto bene.
    Lascia loro il tempo per metabolizzare. Ciò significa che nel breve periodo devi mettere in conto qualche difficoltà in più, ti sembrerà che ti prendano le misure, li vedrai preoccupati, imbarazzati a volte, forse anche infastiditi.
    Credo che parlerà loro il tempo e con il tempo la tua consapevole serenità.
    Bravo, sei grande!

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    1. Te lo chiedevi anche qui come sarebbe andata...

      http://hereinthecloset.blogspot.it/2012/03/figli-gay-ce-di-peggio.html

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    2. Già... quando me lo chiedevo, pensavo sarebbe andata un po' meglio. Però capisco che mi è andata bene. Speriamo che il tempo sia buon consigliere :)

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  2. Un grossissimo abbraccio di incoraggiamento: hai fatto benissimo a dirlo e non mi sembra che sia andata tanto male. :)

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    1. Grazie per l'abbraccio :) mi fa molto piacere :)

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  3. Complimenti!
    Non è andata male, ma proprio per niente...
    Alla fine se avessero avuto un figlio etero sarebbe stato più facile, te lo dico perché siamo nella stessa barca...
    Dai tempo ai tuoi genitori.
    P.S. Perché dici nuoro!? Tua madre avrà un bel genero!
    Baci e molto bravo ^_^

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    1. Già... diamo tempo.
      Ho detto "nuoro" tanto per sdrammatizzare... non è servito a granché xD

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  4. simile al tuo ma molto peggio, mia madre ha pianto per 3 giorni, diciamo che ti è andata bene... col tempo migliorerà... se è migliorato a me.. andrà meglio anche a te di sicuro.... goditi l'estate adesso....

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    1. OMG! Meno male che i condotti lacrimali di mia madre hanno retto!
      Speriamo davvero che migliori :)
      PS: Prima dell'estate ci sono gli esami!! Buhuhuhu :'(

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  5. Coraggio! Il più è fatto. Dagli tempo e vedrai che le cose migliorano. Dopotutto tua madre te l'ha detto alla fine: che ti vuole bene.
    un abbraccio
    PS: no, i miei non lo sanno e non so nemmeno quando. Ma non vedendoli quasi mai diciamo che il problema forse lo vivo meno)

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    1. Sisi... ma anche se non me l'avesse detto, non l'avrei messo in dubbio :)
      PS: beh... vivendo lontano è un po' meno problematico...

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  6. È normale che all'inizio siano rimasti spiazzati, lo stesso è successo con i miei. I primi giorni sono stati imbarazzanti anche per me, ora è passato un mese e posso dirti che è tornato tutto alla normalità! Vedrai che col passare del tempo apprezzerano la tua sincerità :) E il "ti voglio bene" di tua madre ti fa capire che non ci saranno problemi ;) Auguri Febooooooo :D

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    1. Mah, speriamo. Il tuo coming-out, a quanto ho letto, è andato un tantino meglio... Ma non disperiamo :)
      Grazie per gli auguri :)

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  7. Bravo Febo!! :D
    Che poteva andare meglio ok, ma non mi sembra andata male!!
    Per tua madre considera che è uscita adesso da un lutto via!!
    Diamole una scusante!
    E poi bè.. almeno è stata onesta.. e dai tempo.. tu ti sei preparato anni a questo momento.. a loro questa novità è piombata addosso inaspettatamente.. è normale che tua madre abbia paura del giudizio della gente, che ha delle aspettative di "nonna" un pò deluse..

    Un abbraccio.. anche io sono figlio unico ^^

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    1. E' che alle volte l'onestà fa un po' effetto... ma l'apprezzo comunque.
      Eheh... anche tu figlio unico, quindi mi puoi capire :)
      Ricambio l'abbraccio

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  8. Ci sono cose che quando ci accadono personalmente ci lasciano frastornati anche se quando ne parlavano genericamente non sembravano dei problemi, una mia amica buddista mi diceva che il buddismo insegna la calma il relazionarsi con gli altri in maniera pacata in ogni situazione ma quando il marito gli ha detto che la lasciava gli avrebbe spaccato la testa.
    Per come sono andate le cose la sera stessa per il fatto che sei giovane e figlio unico (i genitori si preoccupano sempre un po' di più in questi casi) devo dire che sono andate più che bene, calcola anche che i genitori si preoccupano a volte eccessivamente perchè conoscono l'omosessualità non in prima persona ma attraverso quello che hanno sentito dire diversi anni fa quando si dava una visione sempre negativa dell'omosessualità.
    Comunque la cosa importante è come te ti poni e presenti a loro questa tua (per loro nuova condizione) e da come scrivi alla fine del post a mio parere lo fai nel migliore dei modi, vedrai che il tempo il non sentirsi sbagliato e l'amore dei tuoi genitori vi faranno superare questo momento.

    PS. dopo tutta questa mia filippica: sei stato veramente grande Febo!!! Un bacio e un abbraccio.^_^

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    1. Si, è vero. I miei genitori effettivamente non conoscono l'omosessualità: chissà che stranezze che si immaginano! Speriamo di fargli comprendere che è una cosa normale...
      Grazie per il bacio e per l'abbraccio :)

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  9. sei il mio orgoglio..perchè sei speciale. non diverso ma speciale. non te l'ho mai detto quando per tutti era facile dirlo...ma lo sei sempre stato. e ti ricoprirò sempre di tutto il bene che posso..v.

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    1. Anche tu per me sei speciale e il pensiero che ci sei tu a sostenermi anche in situazioni complicate come queste mi da molta speranza :')
      Ti voglio immensamente bene

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  10. Non entrerò nei dettagli del mio coming out, ti dico però che tutto sommato ti è andata bene.
    mia madre nonostante abbia accettato ognitanto ancora mi rinfaccia che non diventerà nonna, ma dopotutto credo che per lei sia una delusione normale.
    Auguri e tanti abbracci ;)

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    1. Grazie :) Ricambio tutti gli abbracci che mi hai mandato ^_^

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  11. Devi capire che come per te c'è stato bisogno di tempo per accettare la tua omosessualità, anche per loro ce ne vorrà. Dai tempo al tempo e fiducia ai tuoi. Forse i primi tempi non saranno facili, ma sono certo che alla fine tutto si sistemerà... Non aver paura, non snetirti oppresso, perché ti assicuro che dopo la tempesta torna sempre il sereno e, una volta arrivato il solo, importerà poco quanto sia stata forte la pioggia.
    Un abbraccio.

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    1. Si, come io ho avuto bisogno di tempo, anche loro penso che ne avranno bisogno. Speriamo bene...
      Ricambio l'abbraccio :)

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  12. Devi dare loro tempo. Ora la situazione non può che migliorare!

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    1. Ma poi, scusa, guarda che per loro già solamente l'idea di non avere un figlio potenzialmente portatore di moglie e soprattutto figli (sopratutto se sei figlio unico), viene vissuto come un lutto da elaborare. Tu quanto tempo ci hai messo ad accettarti? non ti puoi aspettare che ti facciano una festa. Ripeto: devi dare loro tempo.

      Altra cosa: pensa se avessi avuto dieci anni di più o comunque non avessi neppure i tuoi amici di blog a sostenerti, già in questo sei fortunato. 10 anni fa saresti stato molto più solo.

      Comunque non mi pare abbiano reagito male ... si accorgeranno che non c'è possibilità che tu guarisca e si rassegneranno.

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    2. La cosa importante è che non sono solo: ci siete voi, con cui confrontarmi, ci sono i miei amici che mi hanno sempre sostenuto e continuano a farlo :)

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  13. Bravo Febo, sei stato coraggioso. Il primo passo è sempre il più importante. Approfitto per dirti che mi piace la tua semplicità, la tua onestà, i principi a cui ti ispiri ... In bocca al lupo! Spero davvero che tu riesca ad incontrare la persona giusta con cui condividere la tua vita.

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    1. Grazie, Parigino. E' un bel complimento quello che mi fai e soprattutto l'augurio che mi dai :)
      Crepi il lupo :)

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  14. Forza e coraggio Febino... questo è solo un passo di tanti altri.. forse è stato il più difficile da compiere ma di certo non sarà l'ultimo.
    Non pensare male dei tuoi.. devono avere i loro tempi e devono metabolizzare la cosa al meglio.
    Sono fiero di te :) ricordatelo :) .. Ben fatto ragazzo ;)

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    1. Fin ora è stato uno di più difficili passi, ma è ovvio che non sarà l'ultimo...
      Grazie per il sostegno, Rafa :)

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  15. Febo... se ben ricordi... io ti avevo consigliato di lasciar perdere...

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    1. Mah, guarda: io non sono minimamente pentito della scelta che ho fatto. La rifarei tranquillamente: almeno adesso le cose sono ben chiare e io sono libero di essere me stesso anche a casa :)

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  16. Hai avuto un coraggio da leoni Febo e i tuoi non l'hanno presa poi male a quanto pare. Ad oggi lo farei solo se messo alle strette, non credo i miei la prenderebbero bene, ma magari sbaglio.
    Il consigio di tua mamma non è strampalato, come hai detto tu più volte l'omosessualità non è da ostentare né nascondere.
    Ciao
    LC

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    1. Beh, certo... di coraggio ce n'è voluto :D
      Non penso che però quello di mia madre sia stato un consiglio in linea con il mio principio "non ostentare/non nascondere"...forse era solo una richiesta di più tempo per capire, comprendere, metabolizzare prima di affrontare gli sguardi del mondo esterno.
      Speriamo bene.
      Un abbraccio :)

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  17. l'ho consigliato a Amleto qui:

    http://enigmaleto.blogspot.it/2012/06/solo-soletto.html#!/2012/06/solo-soletto.html

    e lo consiglio anche a te

    Titolo del Libro: Mamma, papà: devo dirvi una cosa. Come vivere serenamente l'omosessualità. Scritto da una madre e da suo figlio
    Autori : Giovanni Dall'OrtoPaola Dall'Orto
    Editore: Sonda
    Collana: Guide, Nr. 16
    Data di Pubblicazione: 2012
    Genere: PSICOLOGIA
    Argomenti : OmosessualitàGenitoriFigli
    ISBN-10: 887106657X
    ISBN-13: 9788871066578

    Omosessuali non si nasce. E nemmeno si diventa. Omosessuali si è. Riconoscere e accettare questa identità risulta difficile, in famiglia e in una società a cui bisogna dimostrare che l'omosessualità non è una malattia da cui si può guarire o la scelta dovuta al capriccio di una moda. L'ignoranza e i pregiudizi duri a morire fanno sì che essere omosessuali sia ancora causa di emarginazione, disprezzo e fonte di sofferenza. Paola e Giovanni Dall'Orto, madre e figlio, hanno scritto questo manuale a quattro mani esaminando tutti gli aspetti con cui deve confrontarsi un giovane gay (o lesbica) alle prese con la propria omosessualità: dall'accettazione di sé a quella in famiglia; dal rapporto con amici e conoscenti alla reazione della "società"; dal coming out alla scoperta degli ambienti gay; dalle prime esperienze con l'amore a quelle con la sessualità. Attraverso la propria esperienza personale, con un approccio diretto adatto sia ai giovani che alle loro famiglie, gli autori guidano i lettori nell'affrontare l'omosessualità con serenità e rispetto, fornendo numerosi consigli e riportando le testimonianze di chi ci è passato in prima persona (come Alex Grisafi, giovanissimo cofondatore del gruppo giovanile di omosessuali più numeroso d'Italia). Perché prima si arriva ad accettare la propria identità omosessuale, meglio è.

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  18. Febo, forse ti è sfuggito che anche Amleto (un siciliano nel nord) ha appena fatto il suo coming out:

    http://enigmaleto.blogspot.it/#!/2012/08/linizio-di-una-fine.html

    e

    http://enigmaleto.blogspot.it/#!/2012/08/mai-troppo-folle.html

    RispondiElimina

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